PROPOLIS
Le proprietà :
Da migliaia di anni l’uomo ha fatto ricorso a questa complessa sostanza per curare diverse malattie ( infezioni della pelle, patologie respiratori, ferite varie. Il suo uso nel settore agricolo è iniziato a partire da dal 1970 -75, contestualmente alla comparsa delle pratiche di agricoltura ecocompatibile e biologica. Il suo uso si è via via diffuso anche nelle aziende che praticano l’agricoltura convenzionale o integrata in particolare nel settore frutticolo ( drupacee, pero, kiwi, ciliegio ) come agente biostimolante oltre ad un impiego “ tradizionale” che vede la propoli come ottimo agenti cicatrizzante dopo eventi grandinigeni o violenti temporali. Trova un largo impiego in orticoltura, sia in campo che in serra, e nel florovivaismo. La propoli ( in natura ) è composta da resine ( 50%) cere ( 30%) sostanze volatili e oli essenziali ( 10%) materiali organici ( 10% ) tra cui flavonoidi, pollini, minerali e vitamine. Da recenti studi scientifici è venuta la conferma che l’azione antimicrobica e fungistatica della propoli è da ricondurre alla presenza e concentrazione dei FLAVONOIDI ( galangina e pinocembrina). Queste importanti sostanze vengono estratte , in fase di macerazione, tramite particolari procedure che ne consentono la bio-disponibilità sì da renderle attive sui siti bersaglio ( spore, miceli, etc..). Modalità d’impiego:
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